Percorso di interruzione per donne straniere

In Italia, l’accesso al servizio di interruzione volontaria di gravidanza (IVG) è garantito alle donne indipendentemente dalla loro cittadinanza o residenza. Le donne straniere hanno gli stessi diritti delle donne italiane nell’accesso all’IVG. I documenti richiesti possono variare leggermente a seconda della regione e della struttura sanitaria, ma dipendono anche dalla situazione della donna straniera, ecco i casi:

CITTADINE STRANIERE ISCRITTE AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ITALIANO

Documento di riconoscimento valido o documentazione comprovante identità e tessera sanitaria in corso di validità.

CITTADINE STRANIERE NON IN REGOLA CON LE NORME RELATIVE ALL’INGRESSO E AL SOGGIORNO

Documento di riconoscimento valido o documentazione comprovante identità e tesserino STP.

Se non disponi del tesserino STP (straniero temporaneamente presente), puoi richiederlo, viene infatti rilasciato da Aziende Sanitarie Locali, Aziende Ospedaliere e Policlinici Universitari previa registrazione delle generalità, data di nascita, recapito e nazionalità della donna straniera. Viene rilasciato contestualmente ad un’autodichiarazione di indigenza del richiedente (mediante modello STP) ed è valido per 6 mesi ed è rinnovabile. Non avviene alcuna segnalazione quando si accede alle strutture.

CITTADINE STRANIERE IN REGOLA MA NON ISCRITTA AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ITALIANO

Se sei presente per soggiorno di breve durata pari o inferiore ai 3 mesi, sei tenuta alla stipula di un’assicurazione privata contro il rischio di malattie ed infortuni e devi pagare per intero le tariffe. Puoi pagare solo il ticket se sei provvista di modelli derivanti da accordi con i seguenti paesi : Australia, Tunisia, Argentina, Brasile, S. Marino, Capo Verde, Principato di Monaco, Croazia, Serbia, Macedonia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Città del Vaticano e Santa Sede.

CITTADINE EUROPEE, MA NON ISCRITTE NEL SISTEMA SANITARIO DEL TUO PAESE DI PROVENIENZA

Devi acquisire il codice ENI (Europeo Non Iscritto) rilasciato dalle Aziende sanitarie locali.

CITTADINE CHE NON POSSONO ISCRIVERSI AL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE

Gli stranieri in possesso di un permesso di soggiorno di durata superiore a tre mesi e che non rientrano tra coloro che sono di diritto iscritti al S.S.N., possono chiedere l’iscrizione volontaria al S.S.R. (Assistenza sanitaria ai cittadini stranieri).